Lunedi’ 9 marzo l’ex procuratore Gian Carlo Caselli ha incontrato le scuole medie di Campomorone, tema della serata: mafia, legalità e terrorismo.
Anche se non erano poi molti i ragazzi presenti in sala, alcune riflessioni partendo da questa serata vorremmo farle.
I fatti della “crociata giudiziaria” che Caselli ha portato avanti per screditare “politicamente” il movimento no tav sono gravissimi e di portata nazionale: dalla costruzione dell’accusa di terrorismo per un sabotaggio (accusa poi caduta, ma che nel frattempo ha rubato un anno di vita a 4 persone in carcere, per aver danneggiato un compressore), all’accusa allo scrittore Erri De Luca per aver semplicemente espresso la propria idea sulla TAV, ad una generale criminalizzazione del movimento no tav, nel tentativo, nemmeno troppo velato, di indebolirne le proprie ragioni ed il largo consenso di cui gode.
Alcune domande quindi sorgono spontanee:
Perché questo personaggio (da sempre molto vicino al PD), cosi’ controverso in questo momento, viene a parlare in uno dei luoghi della lotta al Terzo Valico? Per di piu’ davanti a ragazzi minorenni, in un contesto quindi dove qualsiasi contestazione sarebbe stata facilmente strumentalizzabile? Le Istituzioni parlano tanto di stemperare gli animi e poi organizzano questa serata, sapendo benissimo che sarebbe stata percepita come una provocazione?
A pensar male, qualche volta, e sul Terzo Valico quasi sempre, ci si prende.